Blu Rinascimento
Mostra personale di Giuseppe Barilaro
Blu Rinascimento
Mostra personale di Giuseppe Barilaro

Dettagli esibizione

Disciplina artistica: Pittura | Scultura

11 marzo – 20 maggio 2023

Mostra personale di Giuseppe Barilaro

Il Blu ha proprietĆ  antisettiche, astringenti e anestetizzanti: si usa in tutti i sintomi che sviluppano calore, in quelle patologie durante le quali il sangue si affastella nei capillari, cercando febbrilmente una via per fuoriuscire dal corpo. Per Barilaro, arriva quasi salvifico, dopo che il rosso ha conquistato la mente e lā€™ha travolta, consumandola con il fuoco sacro dellā€™ispirazione.

Nel tempo dellā€™intima riflessione, dellā€™ode alla bellezza della donna e alla pace dello spirito, architetture di epoche rinascimentali accompagnano lo sguardo sino al cielo. Blu. Elegante, dal passato nobile, appare delicatamente nelle tele, per diminuire la pressione arteriosa, calmare il ritmo respiratorio e i battiti del cuore.

Quel leggero chiarore che precede lā€™alba, nellā€™abbraccio asessuato delle onde del mare, ĆØ la metafisica rappresentazione del logos, non a caso lā€™azzurro ĆØ usato anche per individuare il chakra della gola.

Lā€™algida pazienza del freddo si concilia con la vecchia angoscia di paragonarsi ai grandi del passato. Anabasi vana, intesa, non giĆ  come imitazione di quanto visto a Firenze o a Urbino, nĆ© di grottesco riferimento, ma come capacitĆ  di individuare, mostrare e separare ciĆ² che ĆØ stato velenoso, nocivo da quello che non lo sarĆ . Opere che diventano un lampo alchemico purificatore, che confonde in umane miserie le ali squarciate di demoni e cherubini, intingendo le prime di quiete, le seconde di dubbi spaventosi. Abissi dei quali ĆØ impossibile scrutare il fondo, come il grande mistero del principio femminile. Ecco la donna, nume tutelare di un percorso introspettivo, tra vecchi e nuovi paradigmi dellā€™arte, piena di simboli, potente ma anche intima, perennemente in oscillazione tra la piĆ¹ greve materialitĆ  e la piĆ¹ vaga trascendenza. Il blu del colore delle labbra dopo lā€™exitus, lā€™agiografia che pervade gli sfondi michelangioleschi della Cappella Sistina. Lā€™artista rappresenta la societĆ  stremata nello stupro dalla pala dā€™altare, seguendo la naturale evoluzione della forma, eppure continua la ricerca di una linea che possa ricalcare Giotto, Cavallini, Simone Martini, imprimendo il proprio segno distintivo attraverso lo squarcio e il graffio, la fiamma. La scoperta e lā€™approfondimento di differenti tecniche artistiche nate del medesimo pensiero bergsoniano che esplode in congiuntivi apparentemente disconnessi. Il drappeggio delle sale rinascimentali, dei vestiti misteriosi delle dame di corte, ritorna in chiave moderna attraverso la lacerazione della materia.

Per questa esposizione al SAC, favorito dalla maestositĆ  degli spazi, lā€™artista ha inteso mostrare al visitatore una parte di anima piĆ¹ intima, raccolta, segreta, plasticamente suggerita dallā€™alternanza delle grandi tele a piccole chicche, finestrelle su mondi privati, barlumi infinitesimali di ricordi e di speranze. Insieme alle immancabili api, ronzano nella mente considerazioni inaspettate che hanno, ben salde, radici lontane.

A cura di Ottavio Porto

NOTE D’ARTISTA
Giuseppe Barilaro, Catanzaro il 16 luglio 1988, ha studiato allā€™Istituto di Arte di San Giovanni in Fiore, conseguendo il diploma di laurea presso lā€™Accademia di Belle Arti di Catanzaro nel 2017. Nel 2013 vince il Premio Nazionale delle Arti, conferito dal MIUR, come ā€œmiglior allievo in Pitturaā€. GiĆ  prima, nel 2012 espone presso il ā€œPalazzo Ducaleā€ di Cosenza. Nello stesso anno viene selezionato da Andrea Romoli Barberini e Wang Lin per esporre nella cittĆ  di Xiā€™ An in Cina. Nel 2015 espone per il premio internazionale ā€œLimen Arteā€ e partecipa alla Biennale di Venezia nel workshop di pittura ā€œIl solco dipintoā€. Nel 2017 espone in personale a Roma, Milano e Livorno. Sono gli anni dellā€™esplosione del colore rosso, realizzato mediante miscele di resine, colle e colori, soggetto di metamorfosi concettuali, esposto al processo di combustione, alla scoperta della essenza della materia. Ha vinto il Premio Nazionale Arti-MIUR con la rappresentazione del ā€œCristo esposto alla confessioneā€. Attualmente ĆØ docente presso il liceo artistico Canova di Vicenza, ed espone in gallerie di tutto il mondo, dallā€™Iran, passando per la Cina, sino a New York, cittĆ  nella quale ha ottenuto lā€™importante riconoscimento dellā€™acquisto di due opere da parte di un museo. Nel 2022, tra febbraio e marzo, espone in personale presso il Complesso Monumentale del San Giovanni con la mostra dal titolo ā€œLā€™oblio dei Corpiā€, a cura di Lorenzo Canova, terminando lā€™anno con la possibilitĆ  di esporre allā€™Art Basel di Miami. Nel marzo del 2023 ĆØ prevista una personale a Milano dal titolo ā€œBlu Rinascimentoā€, a cura di Ottavio Porto, mentre in estate, con il patrocinio della critica dā€™arte Martina Cavallarin, sarĆ  tra i protagonisti di una collettiva a Lecce. Interessato da sempre alla sperimentazione, al fuoco e alle dinamiche della trascendenza, ha cominciato a interessarsi al mondo degli NFT che realizza sia per la vendita che come strumento di riconoscimento del proprio diritto di autore.

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