Ho denominato la mia poetica “Legàmi – Légami” in quanto tutto il mio lavoro è improntato sul complesso intreccio di legami che vanno a costituire l’identità di una persona e che si sviluppano dalle relazioni con il territorio di origine e con le persone che compongono la comunità di riferimento. Infatti, i legami conservati nella memoria diventano pensieri, significati e schemi mentali, costruendo un ponte tra passato e presente e delineando così la percezione individuale del tempo.
L’emergenza causata dalla pandemia da Covid-19 ha messo in luce i molteplici aspetti negativi di una società contraddistinta da legami “leggeri e liquidi”, da connessioni temporanee tra singoli individui che richiedono investimenti minimi dal punto di vista relazionale e culturale, mostrando invece la bellezza di relazioni durature e responsabili, che possono fare la differenza per sé e per gli altri. L’esperienza della pandemia ha quindi rafforzato in me la convinzione dell’importanza di parlare dei legami, alla ricerca di relazioni di cooperazione e di nuove modalità di convivenza che sappiano integrare senza soluzione di continuità ogni elemento della cultura, dell’economia, dell’urbanistica e della tecnologia nella vita simbiotica della terra.
Il mio lavoro si basa sulla lavorazione del tessuto dei collant, che viene tagliato o strappato per rielaborare nuove trame immobilizzate su supporti o intelaiature rigide. Le mie opere sfruttano il contrasto tra vuoti e pieni, realizzato mediante le smagliature dei collant, e il contrasto tra bianco e nero per creare segni morbidi e allo stesso tempo incisivi, forti e drammatici.
Contatti
Instagram: nelli.giulia
Sito web: www.nelligiulia.com
Biografia
Giulia Nelli (Legnano,1992) si è laureata all’Accademia di Belle Arti di Brera e ha conseguito il Master IDEA in Exhibition Design del Politecnico di Milano.
È un’artista che analizza la relazione di ciascun uomo con l’ambiente naturale e sociale, nella convinzione che sia necessario ricostruire i legami che, resi liquidi dai nuovi mezzi di comunicazione, necessitano di trovare nuovo senso nella vita reale. L’uso dei materiali tessili (i collant) le consente di esaltare il ruolo del gesto e della manualità, mettendola in contatto diretto con la materia. Il tessuto dei collant viene smembrato, secondo una tecnica di rottura e di scomposizione cara all’arte contemporanea, e ricondotto all’elemento basilare, il filo, che viene lavorato per costruire nuovi equilibri e armonie.
Fare, disfare, annodare e riannodare è la storia e l’immagine della vita, è l’abilità che permette alle donne delle mitologie di tutte le popolazioni antiche di ricongiungere in un’unica trama emozioni, parole e silenzi, storie e legami, memorie e speranze per il futuro.
MOSTRE
2022 LEGAMI E FRATTURE, curated by Mariacristina Maccarinelli and Kevin McManus, Fondazione Vittorio Leonesio.
2021 Il volto dell’altro, curated by LAQ – lartquotidien and Elisabetta Mero, Giardino della Basilica San Celso, Milano.
2020 Lègati da legàmi tessuti dal tempo, Palazzo Marliani Cicogna, Busto Arsizio, selected for the project “Uno spazio per l’arte”.
2019 Preludio alla dissolvenza presso SCD Textile & Art Studio a Perugia curated by Barbara Pavan.