La sovrapposizione di molteplici strati sia di colore sia di materia, corrisponde ai molteplici strati di cui è composta la realtà stessa e i suoi elementi sono combinati secondo invisibili ma ferree regole, fissate di volta in volta per ottenere un complesso ‘organico’ che diventi artisticamente espressivo ed autonomo. La presenza della terza dimensione, il divertimento nell’assemblare, nel sovrapporre, combinare e dividere i vari elementi della realtà è ciò che riporta l’artista al suo essere bambino, alla gioia e allo stupore meraviglioso e meravigliato che provava nello scoprire il mondo che lo circondava. Proprio da un bimbo in effetti proviene il titolo delle opere, un bimbo che, un giorno in treno, Dente sente definire il vetro del finestrino da cui osservava il paesaggio come “aria dura”. Ecco quindi la lastra di policarbonato come aria dura, come solidificazione di quell’io che si frappone tra noi e la realtà obiettiva e la trasforma.
Ciò che spera l’artista è che si evinca dalle sue opere lo sbalordimento per il mondo che ci circonda con le sue infinite possibilità di interpretazione e con la libertà di ricrearlo e reinventarlo che è propria dei bambini.
Contatti
Instagram: pietro_dente
Sito web: www.pietrodente.it
Biografia
Pietro Dente nasce nel 1977 a Padova dove frequenta il liceo artistico Sacro Cuore, prosegue poi gli studi presso il D.A.M.S. di Bologna indirizzo Arte dove si laurea nel 2003 con la tesi in Letteratura Artistica La luce: dalla rappresentazione all’utilizzazione. Amplia i suoi interessi artistici frequentando corsi di grafica, design, musica e fotografia.
Dopo gli esordi caratterizzati da un mix di astrattismo, surrealismo, dadaismo, computer-art e neo-medievalismo inizia a concepire una tecnica nuova che, anche grazie ad alcuni viaggi in metropoli come Berlino e Londra, sfocerà pian piano nell’attuale stile dell’artista.
Inizia quindi a comporre opere su due livelli: il primo è costituito da una lastra di policarbonato dipinta con colori a rilievo raffigurante scorci più o meno colorati di grandi metropoli, il secondo è costituito dalla tela sottostante dipinta con acrilici stratificati e trattati secondo particolari metodi. Le due superfici unendosi creano un’unica composizione ove i livelli si fondono creando nuove soluzioni percettive. Inoltre la lastra è posta in modo da creare un effetto ondulato che fuoriesce dal quadro donandogli la terza dimensione; ciò avvicina maggiormente l’osservatore all’opera (che cerca di guadagnare maggior spazio nel “mondo reale”) e crea nel contempo effetti di ombre e riflessi che mutano col movimento di chi osserva.
MOSTRE PERSONALI
2022 Speciale Pietro Dente, Canale Italia, a cura di Galleria Colonna, Como.
2021 Architetture di luce, a cura di Maria Giovanna Dal Tin, San Gregorio Art Gallery, Venezia.
2019 Metropolitan Embedded Systems III, a cura di Maria Giovanna Dal Tin, San Gregorio Art Gallery, Venezia.
2018 Urban waves, a cura di Silvia Favaro, Galleria Ort Arte, Orta San Giulio (NO).
2017 Twelve Months of London, a cura di Art Apartments e Meet Art Projects, Kensington Mews flat, Londra.
2017 Metropolitan Embedded Systems II, a cura di Maria Giovanna Dal Tin, San Gregorio Art Gallery, Venezia.
2015 Metropolitan Embedded System, a cura di Maria Giovanna Dal Tin, San Gregorio Art Gallery, Venezia.
2015 Parametri urbani, a cura di Thibault Arnet e Maria Cristina Ruggeri, Studio d’arte Interno 11, Bologna.
2014 Aria Dura, a cura di Francesca Mariotti, Ferrara Day Surgery, Ferrara.
2013 Policromie urbane in 3D, a cura di Marino Massarotti, Zanini Contemporary Gallery, San Benedetto Po (MN).
2012 Aria dura per la finzione di uno scorcio urbano, a cura di Maria Beatrice Rigobello Autizi, presentata da Elisabetta Gastaldi, Museo Internazionale del Vetro d’Arte e delle Terme, patrocinata dal Comune di Montegrotto Terme (PD).
2011 …Per la finzione di uno scorcio urbano, a cura di Maria Beatrice Rigobello Autizi, Galleria Samonà, patrocinata dal Comune di Padova.
2010 Visioni Metropolitane, a cura di Serena Santi, Valeria Da Gioz, Ilaria Beghin (Galleria Pisarro), Café Lumiere, Padova.
2010 New York New York, a cura di Maria Beatrice Rigobello Autizi, Villa Nani-Loredan, Sant’Urbano (PD).
2007 Oltre l’immagine del reale, a cura di Carla d’Aquino, Galleria Maison d’Art, Padova.